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Cannabis a uso medico, 76 reazioni avverse tra il 2014 e il 2018

Sanità pubblica Redazione DottNet | 08/09/2018 16:38

La maggior parte delle segnalazioni sono arrivate dalla Toscana

 Sono 76 le segnalazioni di sospette reazioni avverse associate all'uso medico della cannabis, di cui 19 arrivate tra gennaio e giugno 2018. Il dato, contenuto nell'ultima relazione semestrale del Sistema di fitosorveglianza coordinato dall'Istituto superiore di sanita' (Iss), si riferisce al periodo compreso tra il 2014 e 2018.  Il monitoraggio di queste reazioni alle preparazioni magistrali e' previsto dal decreto del 9 novembre 2015, ma al Sistema di fitosorveglianza ne sono arrivate alcune che erano state raccolte dai medici anche prima di quella data, e risalgono fino al 2014. In 13 casi si è trattato di reazioni gravi che hanno richiesto il ricovero in ospedale, osservazione breve o visita al Pronto Soccorso, e in 3 sono dipese da una dose presa erroneamente in quantita' superiore a quella prescritta. L'età media dei pazienti coinvolti era di 62 anni, di cui il 76% donne.

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La maggior parte delle segnalazioni (68%) è arrivata dalla Toscana, seguita da Piemonte, Liguria, Veneto, Lombardia, Abruzzo ed Emilia-Romagna. La cannabis è stata usata principalmente per trattare il dolore neuropatico, oltre che come terapia di supporto e palliativa, per inappetenza, dolore oncologico e cefalea. In 58 casi (76%) era indicato l'uso concomitante di farmaci. Tra le reazioni riportate ci sono state crisi di panico, allucinazioni visive, stordimento, sopore, depressione, confusione, dermatite, prurito, rossore e gonfiore delle palpebre e del volto, vomito, gastroenterite, dissenteria.

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